Nessun’altra pianta come il frumento ha influenzato la storia dell’uomo, dal neolitico ai giorni nostri. Il grano e di conseguenza la pasta rappresentano per la nostra cultura un alimento che da sempre ha fatto parte delle nostre tradizioni.
Giorno 5 aprile nel comune di Caltagirone presso un’azienda agricola, attraverso una visita guidata, scopriremo insieme il processo di lavorazione dei GRANI SICILIANI e le tecniche di lavorazione dei vari tipi di pasta.
Al sud abbiamo 1,3 milioni di ettari di terra che producono circa 49 milioni di quintali di grano duro
Tanti?
No, pochi ….
Importiamo 23 milioni di quintali di grano duro, gli arrivi sono dall’Ucraina, Bulgaria, Turchia, Russia, Canada.
Tutto questo è dovuto all’effetto perverso della globalizzazione, questi paesi non hanno i nostri obblighi fiscali e soprattutto sanitari.. I controlli sono molto rari e se vengono effettuati sono solo a campioni, la legislazione e molto carente, la speculazione è dilagante e l’import sempre più selvaggio.
Cosa si mette nel piatto?
Tutto questo a discapito della sicurezza alimentare, la pessima qualità compromette la nostra salute e mette in ginocchio l’economia del mezzogiorno, nel grano proveniente dai paesi come l’ucraina gli studi scientifici hanno rilevato radioattività, mentre il grano proveniente dal Canada non va bene neppure per gli animali per via dell’elevata presenza di micotossine dovute all’umidità del luogo di coltivazione.
Il grano duro è una cultura tipica del mediterraneo, scopriamolo, valorizziamolo e consumiamolo.